“Un libro per non dimenticare”


“Sassolino” affronta il tema della Shoah e della memoria in maniera delicata, con sensibilità e semplicità. Nominato come miglior libro secondo Ibby Lituania.
Siamo nel 1943, Eitan e Rivka sono un bambino e una bambina, sono amici, sono ebrei.
Raccontano attraverso i loro occhi di bambini come, mano a mano, tutto intorno a loro diventa proibito, come nessuno fosse più libero. Solo un aquilone, vola nel cielo. Intorno alla città viene costruito un cancello e nessuno può oltrepassarlo.
Poi vengono portati via. E delle persone portate via non rimangono che dei sassolini, sassolini che sono memoria, memoria di quella storia che non può essere dimenticata. Quei sassolini sono un messaggio di speranza e sopravvivenza.
Il libro racconta la storia poco nota del bosco di Paneriai. Siamo a Vilnius, in Lituania, ma potremmo essere a Varsavia, Berlino, o Roma.
Siamo nel 1943, Eitan e Rivka sono un bambino e una bambina, sono amici, sono ebrei.
Raccontano attraverso i loro occhi di bambini come, mano a mano, tutto intorno a loro diventa proibito, come nessuno fosse più libero. Solo un aquilone, vola nel cielo. Intorno alla città viene costruito un cancello e nessuno può oltrepassarlo.
Poi vengono portati via. E delle persone portate via non rimangono che dei sassolini, sassolini che sono memoria, memoria di quella storia che non può essere dimenticata. Quei sassolini sono un messaggio di speranza e sopravvivenza.
Il libro racconta la storia poco nota del bosco di Paneriai. Siamo a Vilnius, in Lituania, ma potremmo essere a Varsavia, Berlino, o Roma.
“Per far conoscere ai bambini la storia, per non dimenticare”